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TEATRO COMUNALE DI CAVRIGLIA- SABATO 10 APRILE 2010, ORE 21.15
La compagnia teatrale “L’Instabile” presenta
IL TRIONFO DELL’AMORE di P. de Marivaux
Adattamento e regia: Cecilia Fer retti
con: Lucia Godini, Francesca Cappelli, Valentina Laici, Michele Bossini, Leonardo Cuccoli, Martina Ermini, Riccardo Semboloni, Elisa Cardilicchia, Marco Monini, Agnese Ferretti, Melissa Papini.
aiuto regia: Olivia Crociani
tecnici di scena: Marika Masselli,
Francesca Zacchi
audio: Stefania D’Adorante
luci: Alessandro Pini
INFO E BIGLIETTI: UFFICIO ATTIVITÀ TEATRALI
055.9669731 - teatro@comune.cavriglia.ar.it
Trama:
Un giorno Leonide viene a sapere che il filosofo Ermocrate insieme alla sorella Leontine in una sua tenuta ha allevato di nascosto Agis, figlio di Cléomène. Quando viene a saperlo, Leonide decide di restituire il regno ad Agis, ma prima vuole conoscerlo.
Ermocrate, purtroppo per lei, non ammette donne nella sua tenuta perché non le considera degne di fiducia. Crede, inoltre, che l'amore ed il romanticismo siano nemici dell'intelletto e con questi principi ha allevato Agis.
Leonide, pur di conoscere Agis, si traveste da uomo ed entra nella tenuta. Quando incontra Agis se ne innamora all'istante, per questa ragione cerca ogni occasione per parlargli e cambiarne l'atteggiamento verso le donne.
Ermocrate, però, scopre che Leonide è una donna (ma non la reale identità): quest'ultima prende quindi tempo fingendo di essersi innamorata del filosofo. Ermocrate se ne invaghisce all'istante e si danno appuntamento per sposarsi di nascosto in città il giorno dopo, rinunciando in un colpo solo a tutti i suoi principi. Lo stesso giorno Leontine ha da ridire sulla presenza di Leonide nella tenuta: quest'ultima, mascherata da uomo, dichiara di essersi innamorata proprio di lei. Anche Leontine cede ed organizzano il loro matrimonio sempre per il giorno dopo.
Nella notte Leonide riesce a vincere le resistenze di Agis e gli rivela la sua identità ed i suoi sentimenti. Agis corrisponde l'amore di Leonide e decidono di sposarsi, dando così una bella lezione ad Ermocrate e Leontine e, attraverso loro, al culto della ragione.
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